Perché il taping kinesiologico facilita la funzione del sistema linfatico:
L’acqua è il costituente principale dell’organismo; il contenuto in acqua del corpo umano corrisponde al 60-65 % del peso corporeo nell’uomo e al 55-60% nella donna. La quantità di acqua totale tende a diminuire con l’età; nel bambino e nell’adolescente, infatti, l’acqua totale costituisce una quota maggiore.
L’acqua totale è distribuita in due compartimenti:
a) Intracellulare b) Extracellulare : 1.- intravasale 2. extravasale/interstiziale
Le cellule ricevono dal sangue tutte le sostanze di cui necessitano tramite il passaggio nel liquido interstiziale, che funge da intermediario fra il sangue e le cellule (potremmo definirlo come “il nostro mare interno”).
Trattamento fisico delle disfunzioni del drenaggio dei fluidi:
1) Fase d’attacco: massaggio linfodrenante, seguito da 10 minuti di riposo in posizione declive e contenzione, che dopo sarà accompagnata dall’applicazione del taping elastico (da 10 a 30 giorni);
2) Fase di mantenimento: deve essere adattata al processo di drenaggio della persona: con l’utilizzo di presidi compressivi a pressione differenziata e attività motoria adeguata;
3) Fase di assenza dell’operatore: la persona deve essere in grado di autogestirsi avendo appreso tutte le regole di igiene, le abitudini e le regole preventive del ristagno di fluidi.
Linfo-taping – trattamento aggiuntivo:
L’applicazione del taping elastico deve essere valutata in base allo stadio della disfunzione estetica.
Meccanismi d’azione del taping elastico:
1. La prima azione è data dalla pelle che viene sollevata; lo spazio che si crea riduce la pressione interstiziale e viene attivato un flusso dei fluidi verso la zona in cui la pressione è stata ridotta.
2. La seconda azione si ottiene attraverso il movimento corporeo, il tape elastico sollevando la pelle in modo ondulatorio amplifica l’effetto di stiramento/contrazione. Le aderenze del connettivo vengono perciò ridotte ottenendo una migliorata scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali, dell’endotelio, dei linfangi e le fibre del connettivo. Si aprono così più facilmente le porte dei vasi linfatici e la linfa defluisce più velocemente.
3. La terza azione è la funzione conduttrice del tape elastico. Un liquido ha la proprietà di muoversi in certi binari guida. Il nastro provvede a una più veloce conduzione della linfa lungo le strutture di conduzione nella direzione desiderata.
Lo stiramento della pelle produce la trazione dei filamenti connettivali (filamenti di Leak), che sono direttamente in connessione al capillare linfatico, e tutto ciò permette di mantenere pervio il lume dei capillari linfatici ( viene favorito il riempimento linfatico del linfangione).
Questi 3 principi di azione rappresentano la base di un drenaggio continuo della zona di applicazione del taping kinesiologico.
E’ di fondamentale importanza oltre ad una corretta applicazione del nastro eseguire prima un drenaggio linfatico manuale (DLM secondo Vodder o Leduc, etc).
La combinazione di terapie manuali (DLM) e linfo-taping garantisce una ulteriore sinergia per una ottimale azione specifica sul drenaggio della cellulite.
In definitiva il linfo-taping determina i seguenti effetti:
a) aumento della velocità di flusso venoso – linfatico: determinato dal nastro nella zona sottostante con lo spostamento dei fluidi, una distensione dei vasi; l’effetto complessivo è un incremento della velocità di flusso ematico all’interno dei vasi venosi e di deflusso linfatico.
b) effetti biochimici: le forze di tensione e di stiramento che si generano nella zona sottoposta all’applicazione del linfo-taping contribuisco a ridurre la compressione tessutale.
E’ importante sottolineare che la tecnica scelta sarà in relazione alle condizioni di ogni singolo persona.
Possiamo trovarci di fronte a tre stadi fondamentali di cellulite:
1) morbida (ad elevata componente fluida), il linfotaping utilizza la sua caratteristica di potenziare la fase di drenaggio della componente idrica dell’edema.
2) dura (ad elevata componente fibro-sclerotica) il linfotaping sfrutta la capacità di spostare fisicamente i fluidi nel contesto dell’interstizio verso le regioni prossimali ed indirizzarli verso le vie alternative di drenaggio. Si crea, così, una sorta di via alternativa di drenaggio rendendosi simile ad un binario ferroviario che indirizza verso zone alternative-drenanti (bypass del blocco linfatico linfonodale).
3) sclerotica: Vi è forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.
Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. Possono apparire degli ematomi, segno di fragilità capillare. La superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi: è la cellulite allo ultimo stadio.
Importante seguire le giuste osservanze nell'uso del Taping:
a) Si utilizza un materiale(nastro) classificato dalla Comunità Europea in classe A: da banco, privo di farmaci e sostanze chimiche di altro genere
b) Le applicazioni proposte hanno scopo estetico per il drenaggio dei liquidi e della cellulite
c) Questa tecnica viene realizzata dopo le applicazioni manuali di linfodrenaggio
d) Non viene mai dichiarato un obiettivo terapeutico, ma solamente estetico
e) L'operatore ha nelle proprie competenze professionali anche quella di eseguire il drenaggio dei liquidi corporei, e il taping elastico è una tecnica sinergica a tale obiettivo dichiarato
f) L’estetista è il professionista che si occupa a livello estetico di aiutare il drenaggio della cellulite e il taping kinesiologico diventa un valido strumento aggiuntivo a tale scopo.