Il MASSAGGIO è probabilmente il metodo più antico per prendersi cura di una persona, i suoi innumerevoli metodi consentono di agire sul piano fisico, mentale, emotivo ed evolutivo. I massaggi possono essere distinti e classificati in vari modi e tutte le tecniche sono efficaci, ma ogni soggetto reagisce individualmente secondo le sue caratteristiche e spesso ci troviamo meglio con alcuni tipi di massaggio. Ognuno di noi è invitato a trovare il massaggio più adatto a se stesso, perché sia un’esperienza completa, un dono prezioso. Scoprite il vostro massaggio. Mauro

venerdì 8 gennaio 2016

MASSAGGIO ANTISTRESS


Il Massaggio Antistress è il risultato di una sapiente fusione di varie tecniche di manipolazione corporea: shiatzu, chiro terapia, massaggio bioenergetico, riflessogeno, neuromuscolare, connettivale, micro massaggio cinese e dei più moderni massaggi di provenienza americana come il rolfing, il californiano, il postural integration.

È il punto di incontro tra oriente e occidente, tra antico e moderno.

Il massaggio del 2000 come lo hanno definito gli esperti, mira a risvegliare il "medico interno" latente in ciascuno di noi e a stimolare la capacità di autoguarigione attraverso la rivitalizzazione di cellule, tessuti e organi del nostro corpo. La sua straordinaria efficacia è legata alla stimolazione della circolazione venosa e linfatica, alla rigenerazione nervosa, al rilassamento muscolare ed alla elasticità articolare.

Il Massaggio Antistress è un massaggio personalizzato, su misura, centrato sulla comunicazione corporea.

Non si fa tutto a tutti, ma si scelgono le manualità più efficaci per quella persona in quella seduta. Pertanto non sono previste sequenze rigide, perché il massaggio per essere efficace va adattato ai problemi di chi lo riceve. Tutto questo significa essere capaci di vedere la persona nella sua unicità, ma anche essere in grado di riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo, dello stress, delle emozioni e dell'inestetismo.

sabato 2 gennaio 2016

MASSAGGIO SPORTIVO


Il massaggio sportivo si divide in 3 tipi di massaggio:
pre-gara, post-gara, di mantenimento o defaticante (decontratturante).
Esso varia a seconda della disciplina sportiva praticata, spesso però si commette l'errore di pensare che sia riservato solo ad atleti professionisti, invece è molto adatto e consigliato specialmente ad atleti amatoriali che andando avanti con l'età possono incorrere più facilmente in infortuni muscolari più o meno gravi. E’ ovvio che un massaggio programmato e costante riduce notevolmente l'incorrere di questi problemi.

Pre-gara: serve a preparare l'atleta al sforzo fisico imminente, si effettuano manovre molto rapide e veloci mai troppo profonde, favorendo la vascolarizzazione e aumentano la temperatura muscolare. Non sostituisce, bensì affianca la fase di riscaldamento, aumentandone i benefici e preparando l'atleta alla competizione che andrà ad affrontare, riducendo al minimo eventuali traumi muscolari.

Post-gara: si effettua subito dopo una competizione sportiva, serve ad aiutare l'atleta ad accelerare il recupero muscolare, favorendo e velocizzando l'eliminazione dell'acido lattico. Le manovre sono molto lente (sempre poco profonde), rilassanti e drenanti, è molto piacevole perché aiuta il rilassamento muscolare e generale, favorendo il recupero psicofisico e aiutando a guarire i piccoli microtraumi che si possono creare durante il gesto atletico.

Mantenimento (o defaticante): va effettuato almeno 48 ore dopo una prestazione sportiva, dato che prevede manovre molto profonde, spesso infatti è associato al massaggio decontratturante. Le manovre di questo massaggio aiutano a riallungare le fibre muscolari che durante il gesto atletico tendono ad accorciarsi, non sostituisce la fondamentale pratica dello stretching muscolare, bensì la affianca portando notevoli benefici. E' un massaggio spesso doloroso, ma già dal giorno dopo se ne apprezzano i risultati.

MASSAGGIO TONIFICANTE E RASSODANTE


 

Massaggio tonificante e rassodante
Un massaggio fatto con manualità energica che ha come scopo quello di levigare, rassodare e tonificare il corpo snellendolo e risaltando le curve nei punti giusti.
Da un punto di vista tecnico serve a stimolare la produzione di due sostanze, il collagene e l’elastina, che permettono una migliore ossigenazione delle fibre muscolari e di conseguenza un miglioramento generale del proprio tono fisico, per la prevenzione ed il trattamento delle inestetiche smagliature. Non da trascurare è anche l’effetto modellante, che agendo su cosce, glutei, consente di sciogliere gli accumuli di grasso localizzati in queste zone, rendendole sode e levigate.

martedì 22 dicembre 2015

MASSAGGIO CALIFORNIANO


E'un massaggio psicosomatico che trae le sue origini dal massaggio antistress orientale pur andando oltre i benefici di un normale trattamento antistress. Il massaggio californiano va oltre il corpo interessando il completo relax della Mente e dell’Anima. E’ il massaggio olistico per eccellenza che considera l’Essere Umano in tutta la sua interezza, non concentra l’attenzione su ogni singolo elemento sia esso la schiena, il piede o la testa ma “abbraccia” e “avvolge” chi lo riceve facendolo sentire accolto e coccolato. Si innesca così un processo “terapeutico” di auto ascolto che ci porterà ad una piena e completa interazione dell’Essere. Questo è il massaggio che più di ogni altro insiste sul concetto di contatto. 
 Nella nostra società le persone si toccano in modo freddo e standardizzato. Appariamo meccanizzati non soltanto nel corpo, ma perfino nei pensieri e nei sentimenti. Tra questi due estremi, la stretta di mano e l’atto sessuale, esiste oggi, dal punto di vista del contatto, un grande vuoto. Il contatto, gestito correttamente, è come un filo di Arianna che consente di uscire dal labirinto più buio. In questo senso il massaggio può aprire nuovi orizzonti alla persona più solitaria, mentre permette a chi già riesce ad intraprendere buone relazioni, di migliorarle e stimolare la propria creatività. Il contatto è fondamentale.  L’operatore olistico durante il massaggio non stacca mai le mani dalla persona, dando così una bellissima sensazione di protezione, di coccole, quasi di amore, donando serenità e pace interiore unici nel suo genere.
 In questo modo si ottengono notevoli effetti positivi su problematiche di origine psicosomatica come depressione, ipertensione, ansia, stress, anoressia, bulimia, insonnia, attacchi di panico, dipendenze, mancanza di autostima, eccetera. E’ un massaggio che lavora molto sulle energie interiori delle persone, permettendo così la circolazione dell’energia in tutto il corpo, eliminando blocchi energetici ed emotivi. E’ un ottimo massaggio rilassante, dona pace interiore e riequilibrio psicoenergetico.
 In questo massaggio è il corpo stesso che diventa attore protagonista facendo riaffiorare attraverso manovre specifiche le emozioni che la coscienza mentale aveva dimenticato: una felicità, un piacere, un conflitto, una rabbia, una gelosia; tante emozioni possono risiedere nel profondo di ognuno senza che se ne abbia una percezione consapevole da parte della mente. Questo massaggio tocca senza stravolgere il vissuto di ogni di noi, ci permette di far riaffiorare dolcemente le nostre emozioni esprimendole.
 Qualche curiosità: perché californiano? Il massaggio deve il nome al Paese dove, alla fine degli anni 60 è stato in un certo senso creato e studiato da alcuni terapeuti e operatori olistici quali Rogers, Lowen, Perls eccetera. Il momento storico della guerra in Vietnam, aveva reso necessario nelle persone interventi di psicoterapia per sopperire a quel bisogno di amore, protezione, pace fiducia e conforto che in quel momento si erano dissoluti. Il vuoto dovuto a questa mancanza di valori, un’attenta e autentica lettura dell’Essere Umano come unità unica e irripetibile nella sua esclusività di corpo-mente-anima ha fatto si che questo massaggio fosse creato e diffuso. A cosa serve? Effetti fisiologici e psichici.
 Il massaggio californiano consente il recupero, l’elaborazione e successiva integrazione di vissuti solo apparentemente inesistenti o dimenticati per riconquistare la pienezza espressiva della propria vita, è un massaggio estremamente rilassante, dove l’olio caldo di sesamo bianco e l’aroma degli oli essenziali ci avvolgerà in un abbraccio profondo per un’ora e mezza circa. La tonicità della pelle migliorerà sensibilmente, le tensioni muscolari si allenteranno, la circolazione sanguigna e linfatica verranno stimolate.
 La respirazione diventerà più profonda, la digestione migliorerà e verranno riattivati anche gli organi interni grazie al massaggio delle zone riflesse. Le tossine verranno smaltite più velocemente e il sistema immunitario si rafforzerà. Anche il sistema nervoso ne trarrà beneficio, allentando le tensioni e riscoprendo un’innata quiete. Il massaggio californiano uniforma la temperatura delle varie zone corporee, favorendo la circolazione delle energie vitali. Ha uno straordinario effetto benefico sull’attività mentale, sulle emozioni e sulla psiche. Essendo un massaggio gestaltico, sposta l’attenzione (e l’energia) dalla mente al corpo, con un doppio risultato. Da un lato la mente i pensieri si placano, trovano una più giusta collocazione nell’attività della persona, che risente ora una sensazione di tranquillità e di pace molto spesso sconosciuta.
 D’altro canto lo schema corporeo si completa: la persona si percepisce nella sua totalità, reintegra nella sua coscienza le parti del corpo “dimenticate”. Ciò si tramuta in un maggiore senso di realtà, una maggiore fiducia in se stessi e nella vita.

MASSAGGIO AYURVEDICO


Il Massaggio Ayurvedico è una tecnica indo-tibetana, potente e olistica, che va a riequilibrare gli scompensi energetici, responsabili della maggior parte dei disturbi e delle malattie.
Aiuta a far circolare i fluidi vitali e ad eliminare i materiali di rifiuto del corpo e della mente.
E' lo strumento centrale della Medicina Tradizionale Indiana, l'Ayurveda. Vata, Pitta e Kapha sono le tre energie (dosha), il cui equilibrio o squilibrio costituisce il fattore basilare che decide delle condizioni di salute o di malattia.
Il Massaggio Ayurvedico permette di ottenere risultati terapeutici notevoli in brevissimo tempo, dimostrandosi assai efficace anche in campo estetico. E' particolarmente efficace per dolori articolari e muscolari, patologie digestive, insonnia, stress, guarigione da ferite, obesità, vista, stanchezza sia fisica che intellettiva, rafforza anche il sistema immunitario.
E' un massaggio che giova al benessere di tutto il corpo e alla mente, apportando un benessere duraturo che permette di potenziare tutto il "quantum" energetico di cui si dispone.
E’ totale l’assenza di effetti collaterali o secondari.

venerdì 18 dicembre 2015

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE

Il massaggio decontratturante è un tipo di massaggio che agisce in profondità sui tessuti connettivi e muscolari, con il preciso scopo di sciogliere contratture e, più in generale, tensioni della muscolatura. L’obiettivo primario del massaggio decontratturante, che, comunque, resta quello di sciogliere le contratture, si raggiunge grazie a opportune tecniche ed abilità del massaggiatore. Il massaggio decontratturante è molto conosciuto, a livello popolare, in quanto molto praticato sugli atleti, e particolarmente sui ciclisti, calciatori, rugbisti, quotidianamente oppure quando si presentano particolari momenti critici durante l’attività agonistica. Naturalmente, tutti possono soffrire di disturbi muscolari: è sufficiente un movimento inopportuno, o brusco, perché il muscolo vada in contrazione, provocando, tra l’altro, un dolore assai intenso. Le modalità di esecuzione del trattamento si basano essenzialmente su alcune abilità manuali e, principalmente, sul modo di rendere efficace la pressione delle mani sulla parte interessata, naturalmente allo scopo di sciogliere e rilassare i muscoli. Il massaggio decontratturante viene praticato a livello locale, cioè in zone specifiche del corpo oggetto della contrattura: le parti più interessate da questo tipo di trattamento sono gli arti inferiori, la schiena, il collo. Il trattamento, inoltre, trova una specifica applicazione anche nella cosiddetta cervicalgia. Nel caso degli arti inferiori, quindi principalmente i polpacci e le gambe, si eseguono dei massaggi preliminari seguiti da più leggeri “sfioramenti”, che servono per la circolazione del sangue; poi si passa ad esercitare una pressione che dal basso arriva fino all’interno coscia. I movimenti più decisi sono riservati alla parte esterna della gamba (in quanto in quella zona i muscoli sono più larghi), mentre in quella più interna sono preferibili movimenti più dolci. La schiena è, sicuramente, la parte del corpo maggiormente interessata da contratture, soprattutto in quella particolare zona che scende dal collo fino alla schiena stessa, e poi fino alla fascia lombare, formando un trapezio. Le criticità che riguardano il collo e la schiena sono molto comuni, perché causate dalle errate posture che si tengono, ad esempio, quando si è davanti ad un computer. Infine, nei casi di cervicalgia, e, quindi, di dolori alla cervicale, i massaggi decontratturanti sono assai utili, soprattutto per il rilassamento muscolare e per lo scioglimento della contrattura. In generale, lo scioglimento delle contratture ed il rilassamento dei muscoli non sono gli unici benefici che si ottengono ricorrendo alla pratica del massaggio decontratturante. Un altro beneficio importantissimo riguarda la circolazione sanguigna, con la restituzione al corpo ed ai tessuti cutanei di un migliorato apporto di ossigeno. Senza dimenticare che l’eliminazione di tossine e di liquidi in eccesso agisce positivamente sul tessuto cutaneo. Di solito, anche dopo la prima seduta si avvertono già dei benefici, ma anche dei naturali dolori post-trattamento: si tratta, in genere, di indolenzimenti simili a quelli dovuti ad allenamenti particolarmente intensi, niente allarmi quindi.

mercoledì 22 ottobre 2014

CELLULITE E LINFOTAPING

Perché il taping kinesiologico facilita la funzione del sistema linfatico:
L’acqua è il costituente principale dell’organismo; il contenuto in acqua del corpo umano corrisponde al 60-65 % del peso corporeo nell’uomo e al 55-60% nella donna. La quantità di acqua totale tende a diminuire con l’età; nel bambino e nell’adolescente, infatti, l’acqua totale costituisce una quota maggiore.
L’acqua totale è distribuita in due compartimenti:
a)    Intracellulare        b) Extracellulare : 1.- intravasale  2. extravasale/interstiziale
Le cellule ricevono dal sangue tutte le sostanze di cui necessitano tramite il passaggio nel liquido interstiziale, che funge da intermediario fra il sangue e le cellule (potremmo definirlo come “il nostro mare interno”).
 
Trattamento fisico delle disfunzioni del drenaggio dei fluidi:
1)    Fase d’attacco: massaggio linfodrenante, seguito da 10 minuti di riposo in posizione declive e contenzione, che dopo sarà accompagnata dall’applicazione del taping elastico (da 10 a 30 giorni);
2)    Fase di mantenimento: deve essere adattata al processo di drenaggio della persona: con l’utilizzo di presidi compressivi a pressione differenziata e attività motoria adeguata;
3)    Fase di assenza dell’operatore: la persona deve essere in grado di autogestirsi avendo appreso tutte le regole di igiene, le abitudini e le regole preventive del ristagno di fluidi.
 
Linfo-taping – trattamento aggiuntivo:
L’applicazione del taping elastico deve essere valutata in base allo stadio della disfunzione estetica.
Meccanismi d’azione del taping elastico:
1. La prima azione è data dalla pelle che viene sollevata; lo spazio che si crea riduce la pressione interstiziale e viene attivato un flusso dei fluidi verso la zona in cui la pressione è stata ridotta.
2. La seconda azione si ottiene attraverso il movimento corporeo, il tape elastico sollevando la pelle in modo ondulatorio amplifica l’effetto di stiramento/contrazione. Le aderenze del connettivo vengono perciò ridotte ottenendo una migliorata scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali, dell’endotelio, dei linfangi e le fibre del connettivo. Si aprono così più facilmente le porte dei vasi linfatici e la linfa defluisce più velocemente.
3. La terza azione è la funzione conduttrice del tape elastico. Un liquido ha la proprietà di muoversi in certi binari guida. Il nastro provvede a una più veloce conduzione della linfa lungo le strutture di conduzione nella direzione desiderata.
Lo stiramento della pelle produce la trazione dei filamenti connettivali (filamenti di Leak), che sono direttamente in connessione al capillare linfatico, e tutto ciò permette di  mantenere pervio il lume dei capillari linfatici ( viene favorito il riempimento linfatico del linfangione).
 
Questi 3 principi di azione rappresentano la base di un drenaggio continuo della zona di applicazione del taping kinesiologico.
E’ di fondamentale importanza oltre ad una corretta applicazione del nastro eseguire prima un drenaggio linfatico manuale (DLM  secondo Vodder o Leduc, etc).
La combinazione di terapie manuali (DLM) e linfo-taping garantisce una ulteriore sinergia per una ottimale azione specifica sul drenaggio della cellulite.
In definitiva il linfo-taping determina i  seguenti effetti:
a) aumento della velocità di flusso venoso – linfatico: determinato dal nastro nella zona sottostante con lo spostamento dei fluidi, una distensione dei vasi; l’effetto complessivo è un incremento della velocità di flusso ematico all’interno dei vasi venosi e di deflusso linfatico.
b) effetti biochimici: le forze di tensione e di stiramento che si generano nella zona sottoposta all’applicazione del linfo-taping contribuisco a ridurre la compressione tessutale.
  
E’ importante sottolineare che la tecnica scelta sarà in relazione alle condizioni di ogni singolo persona.
Possiamo trovarci di fronte a  tre stadi fondamentali di cellulite:
1)  morbida (ad elevata componente fluida), il linfotaping utilizza la sua caratteristica di potenziare la fase di drenaggio della componente idrica dell’edema.
2)  dura (ad elevata componente fibro-sclerotica) il linfotaping sfrutta la capacità di spostare fisicamente i fluidi nel contesto dell’interstizio verso le regioni prossimali ed indirizzarli verso le vie alternative di drenaggio. Si crea, così, una sorta di via alternativa di drenaggio rendendosi simile ad un binario ferroviario che indirizza verso zone alternative-drenanti (bypass del blocco linfatico linfonodale).
3) sclerotica: Vi è forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.
Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. Possono  apparire degli ematomi, segno di fragilità capillare. La superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi: è la cellulite allo ultimo stadio.
Importante seguire le giuste osservanze nell'uso del Taping:
 
a)   Si utilizza un materiale(nastro) classificato dalla Comunità Europea in classe A: da banco, privo di farmaci e sostanze chimiche di altro genere
b)   Le applicazioni proposte hanno scopo estetico per il drenaggio dei liquidi e della cellulite
c)   Questa tecnica viene realizzata dopo le applicazioni manuali di linfodrenaggio
d)   Non viene mai dichiarato un obiettivo terapeutico, ma solamente estetico
e)   L'operatore  ha nelle proprie competenze professionali anche quella di eseguire il drenaggio dei liquidi corporei,  e il taping elastico è una tecnica sinergica a tale obiettivo dichiarato
f)    L’estetista è il professionista che si occupa a livello estetico di aiutare il drenaggio della cellulite e il taping kinesiologico diventa un valido strumento aggiuntivo a tale scopo.